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Glossario informatico
 
 

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8+3
Il formato dei nomi di file imposto dal DOS e mantenuto da tutte le versioni di Windows fino a Windows 95. Impone di usare al massimo otto caratteri per il nome del file e 3 caratteri per l'eventuale suffisso (ad esempio DOCUMENT.DOC).
80186
Versione potenziata del processore Intel 8086, utilizzata su alcune versioni dei primi personal computer compatibili IBM e in seguito utilizzata come processore di appoggio all'interno di schede di espansione. Montava esattamente la stessa unità di calcolo dell'8086, ma integrava alcune funzioni periferiche prima residenti sulla scheda madre.
802.10
Una specifica ratificata dall'IEEE nel 1992 per garantire integrità e confidenzialità dei dati su reti LAN/MAN attraverso metodi di cifratura e di autenticazione. Lo stesso metodo è stato successivamente impiegato, con qualche modifica, per costruire LAN virtuali (VLAN). Si aggiunge un campo di marcatura (tag) a ciascun pacchetto, campo che viene poi letto dagli switch prima di far proseguire il pacchetto. Il campo di marcatura si divide in due parti. La prima, chiamata Clear Header (intestazione trasmessa in chiaro), non viene mai cifrata e la seconda, chiamata Protected Header, può essere cifrata. Il Protected Header contiene semplicemente una replica dell'indirizzo fisico di chi ha trasmesso la trama. Viene cifrato per impedire a qualche altra stazione d'insinuarsi nella VLAN e presentarsi come autrice del pacchetto. Il suo contenuto, una volta decifrato, deve essere identico all'indirizzo di provenienza indicato nella trama originale. Non è obbligatorio e serve unicamente in quelle reti dove si vogliono impostare filtri di sicurezza rigorosi. Il Clear Header è invece indispensabile al rapido smistamento del pacchetto. Al suo interno troviamo tre campi. Il Security Association Identifier (SAID) contiene l'etichetta che definisce a quale VLAN il pacchetto appartiene. Questa etichetta viene tecnicamente definita VLAN ID (identità di LAN virtuale) e costituisce la parte essenziale della trama 802.10. Leggendo semplicemente il contenuto di questo campo, lo switch riconosce immediatamente a quale VLAN appartiene. Il campo LSAP (Link Service Access Point) indica semplicemente che si tratta di una trama 802.10, mentre il campo MDF (Management Data Field) contiene informazioni facoltative che possono sveltire l'elaborazione del trama. L'ultimo campo aggiunto in fondo (ICV - Integrity Check Value) viene usato anch'esso a fini di sicurezza e serve a verificare che i dati interni non siano stati modificati da qualche agente esterno. Anche questo è facoltativo.
802.11
Wireless LAN Medium Access Control (MAC) & Physical Layer (PHY) Specification (specifica per la trasmissione fisica e le modalità di accesso a una rete via radio)
 
La specifica IEEE che definisce la costrizione e il funzionamento di reti locali senza fili (via radio) a 1 Mbps.
802.12
La specifica IEEE che definisce il funzionamento e la composizione delle reti 100VG-AnyLAN.
802.14 Lo standard di funzionamento dei cable modem.
802.1d
Un documento di specifiche dell'IEEE che definisce i bridge che collegano tra loro due o più LAN (in particolare Ethernet e Token Ring) e che illustra l'algortimo spanning tree.
802.1q
Virtual Bridged Local Area Networks (reti locali virtuali costruite mediante bridge)
 
Uno standard dell'IEEE per la costruzione di LAN virtuali (VLAN) che definisce due metodi di identificazione o tagging del pacchetto in transito. Nel primo metodo, detto monostrato, si aggiunge all'intestazione della trama di base un'ulteriore intestazione da 4 byte che indica a quale VLAN il pacchetto appartiene. Ricalcando in sostanza il modello già adottato con l'802.10. Nel secondo metodo, chiamato tagging a due strati, l'intera trama originale viene incapsulata all'interno di una nuova trama che contiene come indirizzo di provenienza quello dello switch di partenza e come indirizzo di destinazione quello dello switch a cui è collegata la stazione che deve ricevere il pacchetto. In questo modo si riducono le dimensioni delle tabelle d'indirizzamento all'interno degli switch, il che significa ridurre la memoria e la capacità di elaborazione di cui ciascuno switch deve disporre. Inoltre, poiché questa informazione d'incapsulamento viene aggiunta all'inizio del pacchetto (e non dopo l'intestazione della trama originale) risulta immediatamente disponibile allo switch che perciò esegue lo smistamento con maggiore rapidità.
802.2
Lo standard definito dall'IEEE per la costruzione delle trame e per la veicolazione delle stesse in diversi tipi di rete locale, tra cui Ethernet e Token Ring. Standardizza le funzioni corrispondenti allo strato Logical Link Control (LLC) del livello 2 del modello ISO/OSI e definisce tre modalità di collegamento: connectionless, connection-oriented e acknoledged-connectionless.
802.3 Lo standard definito dall'IEEE per le reti Ethernet.
802.3u Lo standard definito dall'IEEE per le reti Fast Ethernet.
802.4
Le specifiche fisiche definite dall'IEEE per una rete con controllo di accesso a gettone (token passing) e con topologia elettrica a bus, tipicamente su cavo coassiale. Viene usato dalle reti ARCNET e anche da altri tipi di rete funzionanti a 10 Mbps, in abbinamento al protocollo MAP sviluppato in origine dalla General Motor statunitense.
802.5 Lo standard definito dall'IEEE per le reti Token Ring.
802.6
Le specifiche definite dall'IEEE per le reti MAN (Metropolitan Area Network).
80286 Nome completo del processore Intel 286.
80287
Coprocessore matematico per l'80286. Veniva installato a fianco del 286, come opzione, al fine di eseguire in hardware i calcoli in virgola mobile richiesti da alcune applicazioni matematiche e scientifiche.
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